
Dr. Daniele Pierri - Psicologo

Domande frequenti
In questa pagina esaminiamo le paure più ricorrenti:
Ho paura di andare dallo psicologo perché:
Ho paura di sentirmi in imbarazzo
Lo psicologo ha affrontato un lungo percorso di formazione e crescita personale che gli ha permesso di conoscere a fondo la complessità dell’essere umano. È abituato ad ascoltare storie di ogni tipo, anche dolorose o difficili.
Nel suo lavoro, il giudizio non ha spazio, perché non gli serve: il suo compito non è valutare, ma comprendere e aiutare. Inoltre, è vincolato al segreto professionale, garantendo un ascolto sicuro e riservato.
Ho paura che gli altri sappiano che vado dallo psicologo
Lo psicologo è strettamente tenuto al segreto professionale, ciò significa che "non può rivelare a nessuno notizie, fatti o informazioni apprese dal cliente/paziente nel rapporto professionale con lui, neanche può informare alcuno circa le prestazioni professionali effettuate o programmate" (art. 11 del Codice Deontologico). Quindi, lo psicologo non può dare nessuna informazione - neanche a eventuali familiari o amici che dovessero contattarlo - sia su ciò che il cliente/paziente gli dice, sia sul fatto che quella persona è, o è stato in passato, un suo cliente/paziente.
Se vado dallo psicologo allora sono pazzo?
È una domanda complessa, che ci porterebbe lontano. Ma una cosa è certa: lo psicologo non si occupa di "pazzia", si occupa di salute mentale.
Chiunque attraversi un momento di difficoltà può rivolgersi a uno psicologo. Chiedere aiuto non significa essere pazzi, ma essere consapevoli che, a volte, affrontare tutto da soli è troppo.
Riconoscere di aver bisogno di supporto è un atto di coraggio, non di debolezza. La terapia non è una stampella, ma un catalizzatore per il cambiamento.
Ho paura di non essere capito
Lo psicologo non può capire a fondo ciò che prova il cliente, perché ogni esperienza è unica e personale. È la "maledizione della Torre di Babele": anche di fronte allo stesso evento, ognuno lo vive a modo proprio.
Ma comprendere è un'altra cosa. Lo psicologo non deve aver vissuto la stessa esperienza del cliente per aiutarlo. Il cliente è esperto della propria vita, mentre lo psicologo è esperto degli strumenti di intervento: il suo compito non è sentire ciò che prova il cliente, ma aiutarlo a dare senso e direzione a ciò che vive.